1. ANATOMIA DELL’ANCA
L’anca è l’articolazione che permette al femore di muoversi rispetto al bacino. E’ una sorta di giunto sferico capace di un’ampia escursione ma allo stesso tempo è dotato di stabilità grazie all’incastro della testa femorale nel cotile (o cavità acetabolare) del bacino. L’anca è un’articolazione fondamentale che supporta il peso del corpo subendo continue pressioni. Per questo motivo si caratterizza per un’elevata presenza di cartilagine e per una lubrificazione continua grazie alla produzione di liquido sinoviale.
Appartiene alla famiglia delle enartrosi, ovvero le articolazioni mobili composte da due superfici articolari, una concava e l’altra convessa, che sono tenute a contatto da una capsula fibrosa rinforzata da cinque legamenti:
- legamento ileo-femorale o di Bertin: è il più robusto dell’articolazione ed ha una particolare forma ad Y;
- legamento pubo-femorale: ha una forma triangolare;
- legamento ischio-femorale;
- legamento acetabolare trasverso;
- legamento rotondo: si allunga durante l’adduzione e si distende durante l’abduzione.
Essendo un’articolazione mobile, riesce a compiere movimenti molto complessi grazie all’attività svolta dai legamenti, come:
- la flessione;
- l’estensione;
- l’adduzione;
- l’abduzione;
- la rotazione;
- la circumduzione.
Un’anca sana riesce a supportare circa 1,5 milioni di movimenti (noti come “variazioni di carico”) per anno.