Quante volte vi siete sentiti dire dal personal trainer, da un amico/a di tennis, di bici o da un/una compagno/a di squadra che vi ha visti particolarmente provati durante un allenamento o quante volte il vostro allenatore vi ha imposto di rallentare le vostre attività e recuperare?
L’allenamento va considerato come un insieme di stimoli stressanti di carattere metabolico, psicologico e meccanico, a cui vanno aggiunti quelli derivanti dal proprio stile di vita. Durante l’allenamento avvengono danni microscopici alle cellule muscolari e vengono prodotti alcuni ormoni ed enzimi che causano infiammazione. Tutto ciò potrebbe sembrare dannoso, ma non lo è. In realtà questi meccanismi favoriscono la perdita di massa grassa, l’aumento del metabolismo, l’aumento della forza e la crescita muscolare, ma solo se si recupera correttamente.
Nella fase di recupero il momento più importante è quello immediatamente successivo all’attività. È quindi facile intuire che la sinergia tra recupero funzionale, idratazione, alimentazione e integrazione gioca un ruolo fondamentale per velocizzare in modo corretto la fase di rigenerazione dopo la prestazione.
Durante il recupero, il corpo cerca di tornare alla normalità: il termine scientifico è omeostasi, ovvero la tendenza del corpo a ristabilire sempre la condizione di equilibrio ottimale. Durante l’esercizio fisico l’omeostasi è sollecitata e disturbata, il che significa che il corpo richiede un periodo di riposo per tornare alla normalità.
Il processo di omeostasi consuma molta energia e fa bruciare molte calorie. Dopo l’esercizio fisico, infatti si verifica un aumento del consumo di ossigeno nel tentativo di ripristinare tutte le riserve consumate durante l’allenamento. I tempi di recupero ovviamente dipendono dal soggetto, essendo strettamente personale, ma possono variare da 24 a 72 ore in base ad alcune condizioni come l’età, la capacità fisica, l’intensità degli allenamenti e lo stile di vita.
Esistono diverse forme di recupero:
- Immediato: è il recupero che avviene durante specifiche fasi del gesto atletico.
- Breve-termine: è il recupero tra le serie di uno stesso esercizio o tra esercizi successivi all’interno di uno stesso allenamento.
- Medio-lungo termine: è il recupero muscolare che intercorre tra diverse sedute di allenamento o competizioni.
Inoltre per un efficace recupero bisogna considerare tre diverse variabili:
- recupero neurologico: l’allenamento non affatica solo i muscoli, ma anche il sistema nervoso, che regola l’attività muscolare e che, quindi, necessità anch’esso di riposo per permettere tutti quei processi di plasticità neurale che lo renderanno in grado di lavorare in modo più efficiente;
- recupero fisiologico: quello di cui hanno bisogno i muscoli, ma anche tutti gli altri apparati che vengono coinvolti in modo diretto e indiretto dall’attività fisica, per adattarsi alle nuove condizioni che imponiamo;
- riposo mentale: lo stress fisico se non accompagnato dal giusto riposo, diventa in breve tempo anche uno stress a livello psicologico.